martedì 14 aprile 2020

Emergenza COVID-19: Come saranno le spiagge Italiane quest'estate

Ipotesi molto accreditata sull'estate in arrivo!
Ombrelloni e lettini distanziati e separati con barriere in plexiglass per prevenire il contagio in spiaggia. Non è solo una suggestione ma il rendering del progetto di un’azienda modenese che rimbalza nelle chat dei titolari degli stabilimenti balneari della Riviera Romagnola e sui social in rete. Ma loro, i bagnini, hanno già le idee chiare e la proposta l’hanno già bocciata senza possibilità di ricorso. «Con questi plexiglass avremmo problemi di disidratazione piuttosto che di coronavirus», attacca Mauro Vanni, presidente della cooperativa bagnini Rimini Sud. E c’è chi rincara la dose. «Questa è pura follia. Se una persona vuole andare in carcere fa una rapina piuttosto che venire al mare in uno di quei box», spiega il presidente regionale del sindacato degli operatori balneari Simone Battistoni. «È vero — precisa — che l’unica possibilità che abbiamo per poter aprire questa estate è quella di garantire il distanziamento fra gli ombrelloni, così come tra i tavoli nei ristoranti, riorganizzando gli spazi e le aree in questa direzione, ma, attenzione, pensiamo bene a come farlo». Si tratta in realtà di un refrain che i titolari degli stabilimenti balneari ripetono da Cattolica fino a Comacchio lungo gli oltre 100 chilometri di costa sulla Riviera Romagnola. Trovare la giusta soluzione è un rebus che non sarà facile da risolvere. La prima proposta concreta arrivata sul tavolo dei diretti interessati con tanto di rendering dettagliati dalla Nuova Neon 2 di Modena prevede dunque una riorganizzazione degli spazi così fatta: meno ombrelloni e meno lettini, sull’arenile, e spazi «chiusi» da muri di plexiglass trasparenti. 

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